Legge di stabilità 2016

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2015 al Legge n. 208 del 28 dicembre 2015 (Legge di Stabilità 2016), in vigore dal 1° gennaio 2016.

Di seguito si analizzano le novità più significative per i datori di lavoro.

ESONERO CONTRIBUTIVO BIENNALE DEL 40% PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO

La legge di stabilità 2016 ha prorogato lo sgravio contributivo per le nuove assunzioni con contratti di lavoro a tempo indeterminato effettuate nel 2016. In particolare il nuovo intervento prevede l’esonero dal versamento del 40% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, nel limite di 3.250 euro su base annua, per un massimo di 24 mesi. L’esonero contributivo non spetta:

  • per le assunzioni con contratto di apprendistato e di lavoro domestico;
  • per le assunzioni relative a lavoratori che nei 6 mesi precedenti alla data di assunzione risultavano occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro;
  • ai lavoratori per i quali il beneficio in oggetto, nonché quello disciplinato dalla Legge di stabilità 2015 (esonero contributivo triennale) sia già stato usufruito in relazione a precedenti assunzioni con contratto a tempo indeterminato;
  • per i lavoratori che nei 3 mesi antecedenti al 1/1/2016 avevano già in essere con il datore di lavoro (o con società controllate o collegate) un contratto a tempo indeterminato.

DETASSAZIONE PER L’INCREMENTO DELLA PRODUTTIVITA’ 

Viene reintrodotta a regime l’applicazione dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, pari al 10% sulle: 

  • somme premiali, di importo variabile corrisposte in relazione ad incrementi della produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, nonché
  • somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa,


la cui verifica e misurabilità
dovrà essere effettuata secondo criteri stabiliti da un apposito Decreto.

I beneficiari dell’agevolazione sono i lavoratori dipendenti del settore privato con un reddito da lavoro dipendente (comprensivo di eventuali somme premiali detassate) percepito nel precedente periodo d’imposta non superiore a 50.000,00 euro e nel limite di un imponibile detassabile pari a 2.000,00 euro.

CONGEDO DI PATERNITA’ 

Vengono prorogati anche nel 2016, in via sperimentale, i congedi spettanti al padre lavoratore (naturale, adottivo o affidatario), da fruire entro i 5 mesi successivi alla nascita del figlio:

  • il congedo obbligatorio che passa a 2 giorni, utilizzabili anche in modo non continuativo;
  • il congedo facoltativo (pari a 2 giorni) da utilizzare in alternativa alla madre.

RIDUZIONE ORARIO DI LAVORO PER LAVORATORI PROSSIMI ALLA PENSIONE DI VECCHIAIA

Viene introdotto un meccanismo che incentiva la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale a favore dei lavoratori dipendenti del settore privato con contratto a tempo pieno e indeterminato che maturano, entro il 31 dicembre 2018, il diritto alla pensione di vecchiaia.

Il datore di lavoro dovrà ottenere l’autorizzazione da parte della DTL e dell’INPS e, a seguito della riduzione di orario in misura compresa tra il 40% e il 60%, sarà tenuto ad erogare al lavoratore una somma pari ai contributi previdenziali a suo carico relativi alla differenza retributiva non pagata, somma che è esente sia fiscalmente che dal punto di vista contributivo.

Inoltre al lavoratore spetta l’accredito figurativo per i minori contributi versati e pertanto la scelta del part time non andrà a penalizzare il calcolo della sua pensione. 

WELFARE AZIENDALE

Sono state introdotte delle modifiche volte a favorire l’utilizzazione di servizi di utilità sociale, senza aggravio del costo del lavoro eccedente la spesa dell’opera o del servizio erogato.

Dal 1° gennaio 2016 vengono escluse dalla formazione del reddito di lavoro dipendente: 

  1. l’utilizzazione delle opere e dei servizi riconosciuti dal datore di lavoro, volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, offerti alla generalità dei lavoratori o a categorie di dipendenti e ai familiari per specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto;
  2. le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei familiari, dei servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borsa di studio a favore dei medesimi familiari;
  3. le somme e le prestazioni erogate dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione dei servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti.

PAGAMENTI IN CONTANTI

Dal 1/01/2016 il limite all’utilizzo del denaro in contante viene innalzato a 3.000,00 euro. Per i pagamenti al di sopra di tale cifra, come in precedenza, si dovranno utilizzare strumenti che permettano la tracciabilità del trasferimento di denaro (bonifico bancario o postale, carte di credito o di debito, assegni non trasferibili bancari o postali, ecc.).

CIG IN DEROGA

Sono state stanziate nuove risorse per l’accesso, anche nel 2016, agli ammortizzatori sociali in deroga. Il trattamento di integrazione salariale in deroga può essere concesso o prorogato, a decorrere dall’1/01/2016 e fino al 31/12/2016 per un periodo non superiore a 3 mesi nell’arco di un anno. 

ALIQUOTE INPS GESTIONE SEPARATA 

Categoria Aliquota
 Pensionati e/o iscritti ad altra forma pensionistica obbligatoria 24,00 %
 NON pensionati e NON iscritti ad altra forma pensionistica obbligatoria  31,72 %
 Autonomi titolari di partita IVA  27,72 %

 

COMPENSAZIONI CARTELLE ESATTORIALI/CREDITI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Entro la fine di marzo dovrà essere adottato un provvedimento che prevede la possibilità di compensare le cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, forniture, appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della pubblica amministrazione e certificati, qualora la somma iscritta a ruolo sia inferiore o pari al credito vantato.